Un cuore grande come i monti del loro Trentino
Da un piccolo paese della provincia di Trento riceviamo una lettera di una bellezza struggente. C'è una coppia di sposi che da una vita sostiene i sacerdoti, con le offerte e ancor di più con la preghiera. Lei, quasi 90enne, decide di raccontarcelo, chiedendoci di rimanere anonima. E noi possiamo solamente esprimerle tanta commossa gratitudine.Ho accolto volentieri l’invito della rivista Sovvenire a condividere la mia testimonianza. Sono un’anziana quasi novantenne (mancano sì e no cinquanta giorni) e da molto tempo ricevo la rivista, per l’offerta che faccio ogni anno.
Leggo sempre volentieri tutti gli articoli, ma dell’ultimo numero che ho ricevuto ho apprezzato moltissimo anche la copertina, quella con il sorriso del card. Zuppi e il suo sguardo, che trasmette fede e serenità. Certo, le offerte sono importanti per tutte le opere di bene che si fanno attraverso i nostri sacerdoti ma
credo che ancora più importante sia la preghiera per i sacerdoti e per tutte le vocazioni religiose.
Fin da bambina nella mia famiglia la mamma ci ha educati a questo: eravamo sette fratelli, tra i quali ci sono stati due consacrati, ma anche tra i miei cugini ce ne sono stati sette tra missionari e consacrati. Da ragazza sognavo una famiglia numerosa, magari anche con qualche vocazione, ma le vie del Signore non sono le nostre (così è scritto…). A 24 anni mi sono sposata e mio marito condivideva questo ideale, ma i figli non sono arrivati.
Il nostro matrimonio è andato comunque avanti ugualmente, riempiendo i nostri giorni con aiuti vari alle nostre famiglie di origine e anche in parrocchia. Siamo arrivati a festeggiare il nostro 65° anniversario di nozze. Alti e bassi non sono mancati ma la grazia del sacramento ci ha assistito e così, ringraziando ogni giorno il Signore, cerchiamo di andare avanti attraverso la preghiera, anche per i sacerdoti.
Non riesco a dirvi tutto ciò che vorrei: mi sono spiegata come ho potuto ma la cosa più importante è l’impegno che abbiamo preso con la preghiera, anche grazie all’ascolto quotidiano della messa in tv, per accettare i nostri limiti e i nostri malanni.
Grazie per il vostro impegno e il vostro lavoro: una preghiera anche per voi.
(A.F.)
Siamo noi che vi ringraziamo, per la ricchezza che avete donato alla nostra comunità anche con questa lettera. Noi e tutti quelli che, con commozione (ne siamo certi) sono arrivati fino in fondo a queste poche righe, che trasudano una vita di amore e dedizione. Continuiamo a confidare nella vostra generosità!
La redazione di Sovvenire e Unitineldono.it