Siete la nostra forza e la nostra gioia: grazie!
Una mattina di primavera arrivano due lettere, indirizzate al Responsabile di questo servizio. La grafia denota subito l'età dei mittenti, rispettivamente 85 e 97 anni. Il contenuto scalda il cuore e Massimo Monzio Compagnoni decide di condividere con tutti, nel rispetto della privacy di chi ha scritto, questi due raggi di sole.“Ho inviato tramite bollettino la mia piccola offerta. Piccola come quella della vedova al tempio: ma anche una goccia contribuisce a formare un gran lago, grande come la stima e l’affetto che nutro per tutti sacerdoti”. Si chiama Franca e ha 85 anni. Altro non voglio dire, nel rispetto della sua privacy. Pensare che una persona così, dal suo piccolo paese di una piccola regione del Sud Italia, si prenda la briga di cercare carta e penna e di farci arrivare la sua “carezza” epistolare… mi ha commosso. Franca ricorda di quando, nel 1943, era una “beniamina” dell’Azione Cattolica (così si chiamavano allora le iscritte tra i 6 e i 10 anni) e di come poi di sacerdoti ne abbia conosciuti tanti, grata a ciascuno di loro per tutto il bene che le hanno fatto, per averla fatta crescere nella fede e aiutata nella vita spirituale. Oggi Franca prega per tutti i sacerdoti e per chi collabora con loro. E io vorrei dirle che è proprio lei la nostra forza, perché uniti nel dono si può essere solo se diventiamo un cuor solo e un’anima sola, innanzitutto nella preghiera.
E se non fosse bastata la gioia che ci ha dato Franca, lo stesso postino ci ha consegnato, oggi, una seconda iniezione di fiducia. Questa, se è possibile, ancora più bella. Da una grande regione del Nord Italia ci ha scritto Giuseppe, 97 anni e 68 di felice matrimonio. Il Covid gli ha portato via un figlio, purtroppo, nel 2020. Un figlio più fragile degli altri, che nella sua vita ha conosciuto da vicino la croce e che ora certamente ci sostiene e ci guarda dal Cielo. Eppure Giuseppe non ci scrive per lamentarsi o farsi compatire.
“Vorrei dirle tante cose, ma sono vecchio e non ci riesco più. Ricevo sempre con piacere le vostre lettere e i vostri opuscoli. Abbiate una preghiera per me e per i miei famigliari”.
Il resto non posso riportarlo, ma posso garantirvi che quest’uomo straordinario, con accanto una straordinaria moglie, continua ad accompagnarci anche con una grandissima generosità, in un periodo in cui certamente nessuno di noi sta navigando nell’oro.
Sono quelle piccole grandi “coccole” che arrivano dalla Provvidenza e che fanno tanto bene al cuore. Lo stesso effetto, naturalmente, ha avuto sulle persone che qui al Servizio promozione lavorano insieme a me: siete voi, donatori, il motivo e la ricompensa più bella del nostro lavoro quotidiano.
Ci unisce, nel dono, una causa immensamente più grande di noi: sostenere la missione della Chiesa permettendo ai sacerdoti di vivere dignitosamente.
Ma senza tutte le Franca e tutti i Giuseppe che ogni giorno ci aiutano non potremmo mai farcela.
Insieme ad un grande “grazie”, allora, vi lancio anche l’invito a pregare e a lavorare insieme a noi, perché nel nostro Paese meraviglioso di nuove Franca e di nuovi Giuseppe ne crescano ancora tanti, per continuare a sostenere l’annuncio del Vangelo e la costruzione della pace in questo mondo martoriato.
Massimo Monzio Compagnoni
Responsabile del Servizio
per la promozione del sostegno economico
alla Chiesa cattolica