17 Ottobre 2024

Orta Nova, dove tutti devono sentirsi a casa

Un centro storico con una popolazione dall'età media assai elevata e una presenza massiccia di immigrati, a volte in povertà estrema: qui don Donato e il suo manipolo di volontari si spendono quotidianamente perché tutti possano sentirsi accolti, nessuno escluso, elaborando un percorso di convivenza multietnica sempre attento alle persone e rispettoso delle diversità.

Rispondere ai numerosi bisogni del territorio e di un gran numero di immigrati, sparsi in città e nelle campagne, costretti a vivere in condizioni di grande miseria e in alcuni casi addirittura subumane: è quanto ogni giorno deve fare la Caritas parrocchiale della Beata Vergine Maria Addolorata di Orta Nova (FG), vivace centro agricolo. Siamo nel cuore del Tavoliere delle Puglie, a 25 km dal capoluogo dauno, nella diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano. Qui è parroco da 6 anni, in una Parrocchia che è Chiesa Matrice completamente ristrutturata, don Donato Allegretti, 53 anni, che insegna anche antropologia teologica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Foggia.
In un quartiere centralissimo, con un’età media assai elevata, don Donato è coadiuvato da una dozzina di volontari nella gestione della mensa Caritas, che distribuisce pacchi spesa e pasti caldi giornalieri. Nonna Brigida, 80 anni e non sentirli, coordina le cuoche; con il suo sorriso, la sua arte e la sua velocità insegna a non arrendersi mai. Con lei lavorano Maria, Filomena e Antonietta per la spesa, mentre Alfonso, Michele e Natale, insieme sono una squadra degna di una catena di montaggio e assicurano  90 pasti al giorno, fino a 115 nei periodi di lavoro stagionale.
“Come Caritas parrocchiale siamo anche centro di ascolto, accompagnamento sanitario, orientamento amministrativo – spiega Antonella – soprattutto per le presenze straniere: rumeni, bulgari, tunisini, polacchi e residenti italiani svantaggiati”.
“È anche disponibile un dormitorio in emergenza per senza tetto – aggiunge il responsabile, Vincenzo – e un servizio di prima accoglienza con le docce. In un territorio a vocazione agricola la generosità dei produttori e dei venditori di ortofrutta non manca, ma anche quella di caseifici, panifici e pasticcerie. Rispettiamo le usanze culinarie legate alla fede religiosa di ciascuno, mentre nel post covid è rimasto negli utenti quel pudore di portare a casa il sacchetto viveri evitando di condividere la mensa con gli altri”.
Luigia, 75 anni, e suo marito Pasquale, 80, sono invece i referenti dell’Associazione Maestri per sempre. Lei ha insegnato nella scuola primaria, lui lavorava in banca: già dal 2011 hanno deciso di mettere competenze e professionalità al servizio del prossimo, con la disponibilità dei locali della Biblioteca Comunale. Oggi invece sono ospiti negli spazi comunali delle Misericordie per il corso di alfabetizzazione primaria di stranieri adulti, fuori dall’obbligo scolastico.
“Un’iniziativa della nostra parrocchia – spiega Luigia –, voluta proprio da don Donato, che ci ha accolto nel 2013. I volontari delle Misericordie due giorni a settimana, dalle 18 alle 20, garantiscono baby sitting ai figli degli immigrati iscritti al corso. Tra i partecipanti il 70 per cento sono donne; sono per lo più marocchini e tunisini e c’è anche un geologo ricercatore e un laureato in giurisprudenza. La maggior parte degli uomini che vogliono imparare la lingua italiana sono lavoratori agricoli, mentre le donne sono badanti. Noi li prepariamo a sostenere gli esami che poi espleteranno su indicazioni della Questura. Chi resta, chi parte perché ha trovato lavoro altrove, chi si sposa qui. Riescono a comunicare fino a 4 lingue: inglese, francese, italiano e arabo. E perché no – conclude Luigia sorridendo – imparano anche il dialetto ortese”.
Alcuni volontari della parrocchia sono anche dipendenti della cooperativa sociale Social Service,  nel territorio della Parrocchia Beata Vergine Maria di Lourdes, fondata nel 2003 e impegnata nell’assistenza e nel sostegno a persone in condizioni di svantaggio, per promuoverne l’inclusione e il benessere. Un’equipe costituita da uno psicologo, un sociologo, pedagogisti e assistenti sociali, che offre servizi di assistenza domiciliare, educativa, attività ricreative e culturali, accoglienza agli immigrati, aiuti alle famiglie, attività per genitori e minori, trasporto disabili, nel Centro sociale polivalente  per diversamente abili “Mons. Michele Ventrella”. La cooperativa è presente anche a Triggiano (Bari), a San Marco in Lamis ( Foggia), a Cerignola e Orsara di Puglia. “Il nostro obiettivo – dichiara il presidente, Gerardo Consagro –  è quello di creare una rete di servizi basati sui principi di solidarietà, giustizia e rispetto per la dignità umana e siamo un prezioso riferimento per chi cerca sostegno nella comunità”.
“Abbiamo necessità di proporre percorsi virtuosi di convivenza multietnica – conclude don Donato, che è anche delegato vescovile per la cultura e appassionato di lettura e scrittura –, percorsi di ricerca di senso nella nostra esistenza, di appartenenza ad un territorio, con un approccio olistico, ma sempre più personalizzato.

Nella nostra parrocchia e nel nostro quartiere tutti devono sentirsi a casa, nessuno escluso.

Queste realtà sono un fiore all’occhiello per la città di Orta Nova e per tutta la diocesi”.

(testo e fotografie di Sabina Leonetti

17 Ottobre 2024
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