29 Maggio 2020

Nessuna casa diventi una prigione, specie per gli anziani

Questo tempo di pandemia inedita per tutti, per molti, più che per altri, è stato carico di tensione e solitudine. Anziani, persone disabili ‘distanziate’ da chi si prende cura di loro e famiglie hanno avuto bisogno di ossigeno. Ma “la fantasia della carità” non è mancata.

ASTI: DON LIMEIRA «100 GIOVANI PER I ‘NONNI’, LA SPESA A DOMICILIO FA LA FORZA»

“Il nostro vescovo Marco Prastaro mi ha chiesto di coinvolgere i giovani nel servizio di spesa a domicilio per gli anziani soli in casa, spesso distanti chilometri dai figli – racconta don Rodrigo Limeira, parroco del Sacro Cuore ad Asti, responsabile diocesano della pastorale giovanile – In squadra con i servizi sociali del Comune, l’associazione “Il Dono del volo”, Caritas, Croce Rossa e la San Vincenzo, ci siamo così organizzati: chi ha bisogno detta la lista della spesa alla Banca del Dono, questa la comunica all’Ufficio pastorale giovanile, la diocesi anticipa i fondi e 57 giovani (103 in tutto i partecipanti), divisi per zone, la consegnano gratis nelle case degli anziani. Che, in questo modo, sanno di essere al centro della comunità”. “Lasciamo le buste sullo zerbino e parliamo da dietro la porta – spiega Federica, 24 anni – ma percepiamo benissimo la gratitudine e la gioia delle persone. Diamo un senso al nostro tempo facendo del bene”.

DON MARCUCCI «IL CONSULORIO FAMILIARE RESTA APERTO A DISTANZA»

Ha fatto ripartire la sua missione sul web don Cristiano Marcucci, parroco della Visitazione, alla periferia di Pescara, responsabile del Consultorio Ucipem, da anni riferimento per le famiglie in difficoltà. “Con l’associazione ‘Vita Nuova’ distribuiamo viveri, paghiamo le utenze ai nuovi poveri e aiutiamo le coppie non solo in difficoltà materiali, ma anche in angoscia per le fatiche relazionali, per attacchi d’ansia, o per crisi preesistenti alla pandemia”. Così il consultorio familiare ha continuato a funzionare. E non è un caso che il telefono del servizio Ucipem “Lontani ma vicini” (328.8719111) sia attivo dal lunedì al sabato dalle 16 alle 18, ossia all’imbrunire, perché, spiega don Cristiano, “è il tempo del tramonto che favorisce il passaggio dal buio fuori di noi a quello interiore. In questi casi, l’aiuto parte dall’ascolto, perché, come ha detto Gesù, non di solo pane vive l’uomo”.

 

DON LO SCHIAVO PASSEGGIATE SICURE PER I DISABILI NELL’OASI DEL SANTUARIO

È stata viva nelle parrocchie durante il lockdown la cura per i diversamente abili. Citiamo qui un progetto, facile da replicare quanto speciale. C’è chi ha regalato “passeggiate” a quelle persone per le quali uscire può fare davvero la differenza. “Abbiamo aperto il parco del Santuario e l’oasi della Piccola Fatima, 4 ettari di verde – spiega don Gennaro Lo Schiavo, parroco di Sant’Alferio e rettore del Santuario dell’Avvocatella a Cava de’ Tirreni (Salerno) – a chi ha disabilità fisiche o mentali, accompagnati dai familiari o dagli operatori del vicino centro di riabilitazione. Vengono a giorni ed orari scaglionati, secondo un piano a norma di distanziamento, predisposto da un medico. Li vediamo andar via più rilassati e sorridenti”.

(Daniela De Vecchis)

29 Maggio 2020
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