“Nella sofferenza, non ci siamo sentiti soli. Grazie per il mio papà!”
Una lettera dalla provincia di Teramo, con una preziosa testimonianza di gratitudine per il bene ricevuto in un momento di prova e di sofferenza. La pubblichiamo con la stessa semplicità con cui ci è stata scritta dalla signora Lidia. E accogliamo la sua richiesta: una preghiera per papà Vincenzo.Basciano (TE), 17 gennaio 2022
Ho scelto di essere a fianco dei sacerdoti prima di tutto con la preghiera e poi con qualche piccolo aiuto economico: poco, rispetto a quello che loro fanno per noi, ma è quello che posso.
Vorrei condividere con voi il racconto di una esperienza che mi ha rafforzato tanto nell’anima e nella fede: la malattia di mio padre. Gli ultimi due anni della sua vita sono stati un calvario, tra casa e l’ospedale; ma proprio all’Ospedale di Teramo c’era un sacerdote che visitava regolarmente i malati e dava un po’ di consolazione a quelli che incontrava. Negli ultimi tempi, poi, papà è rimasto a casa e, quando ancora era cosciente, abbiamo chiamato il nostro parroco perché gli portasse i sacramenti.
In quei momenti, anche se papà non riusciva più a parlare, ho visto il suo viso sereno e gli scendeva una lacrima.
Poco tempo dopo è partito per il santo viaggio. Quando abbiamo celebrato il suo funerale ho pianto, ma dentro avevo il cuore pieno di gioia.
Mi sento di lodare e ringraziare il Signore per averci dato i sacerdoti, che fanno tanto per noi se lo vogliamo. Soprattutto quando siamo nella sofferenza.
Decidete voi se pubblicare o meno questi miei pensieri. Una sola cosa chiedo a chi leggerà: una preghiera per il mio papà, Vincenzo.
Lidia De Simone
Abbiamo pubblicato la sua lettera, Lidia, come può vedere. E nel ringraziarla per la sua semplice e generosa condivisione, le assicuriamo una preghiera per il suo papà, Vincenzo. La nostra redazione, in primis, e certamente quanti leggeranno le sue parole. Grazie!