18 Dicembre 2024

Nella Grotta di Acireale il Presepe è tornato a splendere

Restauro completato: il Presepe Settecentesco nella Grotta della parrocchia Madonna della Neve in Acireale (CT) torna alla sua bellezza originaria. La comunità guidata da don Giovanni Mammino è pronta per accogliere pellegrini e visitatori nel tempo di Avvento e di Natale, dopo 9 mesi di lavori ultimati coinvolgendo le istituzioni e coronando il sogno di due donne innamorate della propria storia e della propria cultura.
Presepe settecentesco Acireale 2024

Un capolavoro senza tempo torna a splendere. Dopo 9 mesi di lavori il Presepe Settecentesco nella Grotta della parrocchia Madonna della Neve in Acireale (CT), è stato restituito al suo antico splendore, che unisce la maestria artistica di un’epoca lontana a un’esperienza unica di fede e tradizione.
Entusiasta ed emozionato don Giovanni Mammino, classe 1969, parroco in questa piccola realtà di periferia dal 2019, che ripercorre la sua storia, mentre cura con dovizia l’accoglienza dei pellegrini in Avvento e nel periodo di Natale.
“Il presepe – racconta – nasce in una grotta naturale a scorrimento lavico, conosciuta nel territorio perché sorgeva lungo una strada provinciale che dal borgo antico di Acireale scendeva verso i villaggi del mare. Nel 1741 don Mariano Valerio, mentre andava a celebrare la S. Messa in una chiesetta di campagna nei dintorni della Grotta, fu colpito da un violento acquazzone e si rifugiò con i fedeli nell’anfratto lavico, che per certi versi era malfamato. Il sacerdote ebbe l’intuizione di trasformare questo luogo nella Grotta di Betlemme, acquistò il terreno e fece realizzare la chiesa della Madonna della Neve, inaugurata il 24 dicembre 1752. Tra le prime statue del Presepe, oltre la Natività, cinquanta pastori, tutti ad altezza umana- con il volto in cera, gli occhi in vetro, le mani in legno. L’attenzione per questo luogo è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per la città di Acireale e i suoi abitanti, e da tutti quello fu conosciuto come il Presepe della Grotta“.
“Nel 1984 – riprende don Giovanni – la Sovrintendenza effettuò un intervento di restauro, riducendo a 34 il numero dei pastori, ma poi per quarant’anni il degrado dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana rovinò nuovamente i personaggi, deturpando la bellezza di questo manufatto unico. Almeno fino a quando l’Associazione Presepe Settecentesco, nata nel 2017 per volontà di Paola Riccioli e Giuliana Pistarà, ha deciso di assumere un impegno che inizialmente sembrava insormontabile”.
“In realtà – interviene Paola Riccioli, 60 anni, manager di un’azienda in campo finanziario – nel settembre 2017 era stato un viaggio a S. Gregorio Armeno, mitica via dei presepi napoletani, che ci aveva ispirato l’idea di rivalutare il nostro presepe, ormai inagibile da dieci anni. Abbiamo chiesto al Vescovo di Acireale il consenso a poterci occupare di questo recupero e dal Santo Natale 2017 ad oggi abbiamo organizzato oltre 50 eventi, raccogliendo fondi per 35 mila euro: concerti, presentazioni di libri, rappresentazioni teatrali, convegni e iniziative, approfondendo nel contempo anche il tema sociale dell’autismo, con lo scopo di reperire denaro e di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni locali. Tra le molte iniziative – prosegue Paola – vorrei ricordare l’evento Adotta un pastore, grazie al quale nel 2022 siamo riusciti a restaurare 6 pastori, ma anche l’adeguamento dell’impianto elettrico, il tetto della canonica, una scala, i servizi igienici, e a ottenere l’intervento della Regione Sicilia, che ha consentito di portare a termine nel 2024 il restauro delle altre 28 statue, con un finanziamento di 115mila euro. Dei lavori si è occupata la ditta Roberto Civetta di Roma, supervisionata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania. Durante la serata inaugurale del 13 dicembre, alla presenza del vescovo Antonino Raspanti e delle autorità civili, i restauratori hanno spiegato le tecniche impiegate, dalla pulitura delle statue e dei tessuti originali alla ricostruzione dei dettagli deteriorati, fino al recupero degli abiti storici delle figure, evidenziando la sinergia tra pubblico e privato.”
Passione e tenacia, insomma, per preservare questo gioiello della chiesa siciliana e restituirlo alla comunità di Acireale.
“Siamo molto orgogliosi- conclude Paola Riccioli- del traguardo raggiunto coinvolgendo enti e singoli, oltre ogni più rosea aspettativa della vigilia. Adesso dobbiamo impegnarci a garantire la manutenzione, migliorando l’accessibilità pure della chiesa parrocchiale”.
“L’augurio – aggiunge Giuliana Pistarà, impiegata all’Ente turismo della Regione Sicilia – è che il restauro del Presepe di Acireale non resti fine a se stesso, un insieme di manufatti pregiati da esporre ed ammirare dal punto di vista artistico ed etnoantropologico, ma diventi soprattutto il luogo dove si celebra la Nascita di Gesù Bambino, la vita che riprende a scorrere, un segno di speranza, di valorizzazione della memoria, del presente e del futuro consegnato ai giovani perché se ne prendano cura e tutelino i luoghi che ricevono in consegna. Un messaggio di pace per un tempo segnato dalle guerre, che a livello personale ha marcato l’inizio di un’avventura, più che un punto di arrivo, e di un’amicizia con Paola che si è consolidata oltre questo nostro impegno, avendo condiviso con lei ansie, paure e gioie”.
“In questi giorni – conclude don Giovanni – stiamo accogliendo tantissime scolaresche per attività didattiche legate anche alla tradizione popolare dei canti natalizi siciliani e poi abbiamo un fitto programma di iniziative liturgiche. L’occasione della visita al Presepe consente pure di ammirare la terrazza panoramica che guarda la costa. I singoli personaggi hanno tutti un nome legato alla tradizione siciliana: il vecchietto che si riscalda nella conca, i bambini che portano i doni, le due figure che esprimono meraviglia, le donne che vengono dal mare e quelle che vengono dalla campagna. Un patrimonio storico e artistico che mantiene il suo fascino ma che, come diocesi, vogliamo valorizzare innanzitutto come luogo di culto. Vi aspettiamo tutti per ammirare i pastori in tutto il loro splendore e per continuare a trovare nella nostra piccola chiesa di Santa Maria della Neve il vero spirito del Natale”.

Il Presepe è visitabile fino al 6 gennaio nei seguenti orari: • Mattina: 09:00 – 13:00 • Pomeriggio: 15:30 – 19:30

(di Sabina Leonetti – foto per gentile concessione di don Arturo Grasso e di Paola Riccioli)

18 Dicembre 2024
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