La catechesi fuori porta… e dentro i portatili
A Cava de’ Tirreni (SA), nella parrocchia di don Francesco Della Monaca, la catechesi si fa anche in riva al mare o attraverso la tecnologia. E l'annuncio del Vangelo non dimentica mai gli ultimi, grazie soprattutto alla Cittadella della Carità. Qui le famiglie, tramite una card, possono usufruire di numerosi servizi.Nella parrocchia di Santa Maria del Rovo, a Cava de’ Tirreni (SA), don Francesco Della Monaca e i suoi catechisti usano anche pc e tablet per trasmettere la fede ai più giovani. In un rione dove, nell’800, due donne insegnavano a leggere, a scrivere e il catechismo ai figli dei braccianti, oggi, con i moderni mezzi di comunicazione, si annuncia la Parola di Dio a circa 300 bambini.
“Gelsomina Senatore e la sorella Santella – spiega il parroco, da 13 anni alla guida di questa vivace comunità – sconvolte dalla povertà culturale dei bambini e dall’ignoranza dei contadini anche in tema di fede, si impegnarono a educare i ragazzi, per poi parlare del Vangelo a piccoli e grandi nel cortile dove, prima di iniziare ogni lezione, collocavano un’immagine della Madonna in un rovo fiorito”. In un quartiere di periferia nacque un santuario che oggi, divenuto parrocchia, vede una crescita di volontari e iniziative.
“Abbiamo iniziato ad usare i computer come supporto alla catechesi dal 2015. Le piattaforme informatiche – racconta don Francesco, prima di iniziare le attività dell’oratorio – ci hanno permesso, grazie a una sala PC attrezzata, di fare catechismo con video, giochi a quiz, interazioni e tanto altro.
I giovanissimi già vivono in un mondo digitale e non hanno avuto problemi ad accettare la nostra proposta.
La catechesi è fatta sia in maniera classica sia con l’ausilio elettronico”.
Il contesto non è sempre facile e le devianze sono dietro l’angolo. E se spesso la comunicazione di massa distoglie l’attenzione dal messaggio cristiano, la missione di animatori e volontari rimane un aiuto importante per il lavoro del parroco.
“Perché faccio la catechista? Da sempre impegnata in parrocchia, voglio fare parte del cambiamento per far sì che i bambini che prenderanno il nostro posto in futuro, si innamorino di un Dio non noioso o ‘punitivo’, ma divertente e pieno d’amore”. Roberta Loffredo, 26 anni, è una delle catechiste che, come Miriam Canna, si dedicano ai giovanissimi della comunità. “Studio e lavoro, ma trovo il tempo per incontrare i bambini che hanno ricevuto la prima comunione”, spiega Roberta. “Usiamo Word, condividiamo le slide di PowerPoint per raccontare la Bibbia interagendo con i bambini e, su YouTube, troviamo video di sacerdoti youtuber che raccontano il Vangelo”, continua la ragazza.
Con La Catechesi Fuori Porta, una volta al mese gli incontri si tengono all’aperto, quando è possibile, o in un luogo diverso per scoprire la natura, come ad esempio la Costiera amalfitana.
Anche Irene d’Amato collabora in numerose attività parrocchiali. “Da sempre mi rivolgo ai ragazzi, ma anche ai loro genitori. La famiglia rimane un elemento fondamentale per la comunità” – rivela la donna, che da anni dedica molto tempo al volontariato scegliendo di accompagnare i giovani nella crescita spirituale -. La famiglia è il centro del nostro operare, siamo in una zona periferica e cerchiamo di accogliere tutti coloro che vengono qui”.
Santa Maria del Rovo racconta le sue storie anche su Facebook, Instagram e attraverso il sito web. A breve per interagire con la parrocchia sarà disponibile anche un’app scaricabile dagli store.
Ma non c’è solo la catechesi. In periferia spesso arriva chi cerca un aiuto e così la Caritas parrocchiale assiste 25 nuclei familiari su 5mila abitanti. “Il centro di ascolto della parrocchia, collegato con l’arcidiocesi di Amalfi–Cava de’ Tirreni, permette ai più bisognosi di ricevere assistenza” – aggiunge don Francesco.
Per rispondere alle esigenze di una fetta di popolazione, è nata “La Cittadella della Carità”. Le famiglie, tramite una card a punti, usufruiscono di vari servizi: doccia, lavanderia, abiti, alimenti, prodotti per l’igiene. Non mancano giocattoli, medicine, visite mediche, supporto psicologico e la consulenza di un avvocato. Ma è l’ascolto a essere al centro della vita di questa parrocchia poiché
sempre prima del pacco da consegnare o della busta della spesa, bisogna aprire mente e cuore all’incontro con il fratello.
(di Nicola Nicoletti – foto gentilmente concesse da don Francesco Della Monaca)