Il mare del Salento per tutti, nessuno escluso
Una onlus dal nome emblematico: Sunrise, alba in inglese, perché il sole e il mare non possono diventare privilegio di qualcuno. E poi un parroco che, invitato solo per una benedizione, ha deciso di stravolgere l'agenda della propria estate e non è più mancato ai successivi appuntamenti. Al punto che per qualcuno è diventato "il parroco bagnino"...Un ragazzo malato di sla appassionato di apnea è riuscito a osservare di nuovo i fondali, grazie all’aiuto di medici e fisioterapisti. Mentre una signora di Milano spaventata dall’acqua ha fatto il bagno ogni giorno in tranquillità. Merito di Sunrise onlus e della sua iniziativa “Il mare di tutti”, che rende fruibili tre spiagge del Salento ai malati di sla e sclerosi multipla. A San Foca, Mancaversa e Gallipoli, medici, fisioterapisti e volontari garantiscono la possibilità di fare un bagno in mare e rilassarsi in spiaggia a malati e disabili. Con loro, in questa estate 2024, c’era anche don Graziano Greco, parroco a Taviano (LE), che era stato affettuosamente soprannominato “il parroco bagnino”.
«All’inizio sono stato chiamato da Maria De Giovanni, presidente di Sunrise Onlus, per un momento di preghiera, per invocare la benedizione del Signore sul progetto», racconta il sacerdote. «Ma terminato il rito si rendevano necessarie due braccia per trasportare le sedie cingolate dalla spiaggia nel mare. La sabbia rende più difficile e pesante la mobilitazione. In quel momento, guardando ai timidi sorrisi degli ammalati, desiderosi di librarsi in acqua, per sentire anche solo per un momento sollievo nel loro corpo piagato dalla malattia, e guardando al bisogno dei volontari in difficoltà, ho avvertito la chiamata del Signore a fermarmi e stare con Lui, presente in ognuno di quegli uomini e donne martoriati dal dolore e assetati di consolazione». Così don Graziano si mette a disposizione, al fianco dei volontari, nonostante fosse vestito “da prete”.
Torna anche il giorno dopo, e tutta l’estate. «Per me, quel servizio, è stato il dono più bello che Dio abbia potuto farmi in queste vacanze estive – racconta –, perché attraverso gli ammalati mi ha fatto la grazia di vivere il mare come un’occasione in più per stare con Lui. Per cui non sono mancato a nessuno dei successivi incontri, in una tenuta chiaramente più appropriata. Ad ogni appuntamento, infatti, diventava sempre più forte il desiderio di ascoltarli, abbracciarli, accarezzarli, perché non volevo perdere la possibilità di fare la Comunione, non potevo, cioè, lasciarmi sfuggire l’opportunità di incontrare Cristo che passava e bussava alla porta del mio cuore, chiedendo accoglienza e dimora, non potevo non sentire forte in quel momento la Sua Parola: “ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me” (Mt 25)».
Il sacerdote è stato per tutti gli ammalati «un medico dell’anima, il cui contributo è stato fondamentale quanto quello dei medici del corpo», osserva Maria De Giovanni, fondatrice di Sunrise onlus, insignita, lo scorso anno, dal presidente Sergio Mattarella del titolo di Commendatore al merito della Repubblica italiana. È stata sua l’idea di portare i disabili al mare, trasformando in realtà quello che per tante, troppe persone, è un desiderio irrealizzabile. «Tutto è nato dalla mia esperienza personale, nel senso che io sono una persona affetta da sclerosi multipla – rivela De Giovanni –. Dopo aver avuto la diagnosi, per circa due anni e mezzo sono rimasta chiusa in camera mia, bloccata non tanto nel mio corpo quanto psicologicamente, arrabbiata con il mondo e con Dio. Una mattina, però, mi sono svegliata e ho visto una luce nello specchio. Ho capito che quello era un segnale. In quel momento ho capito che non dovevo restare immobile a piangermi addosso, ma dovevo fare qualcosa per gli altri, diventare uno strumento». Per molto tempo, come tante altre persone colpite dalla sua stessa malattia, Maria De Giovanni non è potuta andare al mare. Così ha ideato un progetto che consentisse l’accesso alle spiagge, con la presenza di fisioterapisti, per chi è affatto da sclerosi multipla e sla. “Il mare di tutti”, per davvero.
L’impegno di Sunrise onlus non si limita ai mesi estivi. Durante l’autunno e l’inverno «diamo comunque sostegno e aiuto alle persone con sclerosi multipla, ad esempio forniamo trasporto, facciamo formazione per i volontari, organizziamo incontri e laboratori… cerchiamo di mantenere vivo lo spirito associativo. Ci sono tante persone che sono sole e io le vado a trovare, mi dedico molto a questo impegno». Maria De Giovanni ne è convinta: «Ciascuno può essere la goccia che fa la differenza».
(di Giulia Rocchi – foto gentilmente concesse da don Graziano Greco e “Sunrise“)