22 Settembre 2023

Il cuore di Taranto si apre ai più poveri

Il settimanale diocesano “Nuovo Dialogo” ha raccolto la testimonianza del parroco della Concattedrale, don Ciro Alabrese: le periferie esistenziali non sempre coincidono con quelle geografiche e non è raro trovare anche al centro delle nostre città sacche di indigenza. Ma anche tanta generosità.

Un cantiere di solidarietà e carità, dell’ospitalità e della casa. Questo il cuore pulsante del capolavoro architettonico di Gio Ponti, la Concattedrale di Taranto, che da un decennio è diventato un punto di riferimento fondamentale tanto per chi è in difficoltà, quanto per tutti coloro che se ne preoccupano.

“C’era già la nostra Caritas parrocchiale – racconta don Ciro Alabrese, il parroco – ma abbiamo cominciato a collaborare con diverse associazioni, tra cui gli ‘Amici di Manaus’, onlus di ispirazione cristiana, che avendo la sede in viale Magna Grecia – di fronte alla Concattedrale – mi ha chiesto la disponibilità a depositare gli alimenti da distribuire ai bisognosi in uno spazio all’interno della parrocchia. Man mano questa collaborazione tra noi e loro ha preso nuove forme e così ho pensato che un garage non utilizzato potesse fare al caso nostro. Gradualmente il progetto è cresciuto fino ad arrivare a seguire più di 300 famiglie. Volevamo andare oltre la semplice ‘consegna del pacco’, non fermandoci al sostentamento fisico ma puntando lo sguardo all’incontro con la persona, un incontro che fosse rispettoso della sua dignità e della sua sensibilità. Ora chi viene a chiederci aiuto prende quello di cui ha bisogno come se dovesse fare la spesa: ha una scheda con un punteggio – ovviamente tutto gratuito – e prende quello di cui necessita”.

È l’emporio solidale, che è a tutti gli effetti già in funzione anche se verrà ufficialmente inaugurato il prossimo 19 novembre, per celebrare nel migliore dei modi la Giornata mondiale dei poveri. Questa presenza solidale nel cuore del capoluogo pugliese è divenuto un vero catalizzatore per la generosità di tanti cittadini, non necessariamente appartenenti alla comunità parrocchiale.

“Quando il lunedì mattina e il mercoledì pomeriggio apriamo l’emporio – racconta ancora don Ciro – si crea una fila consistente e mi commuove vedere come tanti cittadini, non solo abitanti in questo quartiere e che magari neanche partecipano alla messa domenicale, vengono a donare generi alimentari. Ne hanno sentito parlare o hanno visto dall’alto dei loro palazzi queste file e c’è una grande disponibilità da parte dei tarantini. Faccio parlare i numeri: a Natale e Pasqua, da diversi anni, chiediamo che ai panettoni e alle colombe sia affiancata una bottiglia d’olio; pensavamo ci servissero 200 bottiglie d’olio con 200 panettoni (o colombe): abbiamo accantonato per l’emporio 350 bottiglie d’olio. Non mi stupirò mai abbastanza del cuore di questa città, che pure non è ai primi posti nazionali per reddito pro-capite”.

E poi c’è l’impatto educativo verso le nuove generazioni. “Grazie all’emporio – prosegue don Ciro – quest’anno abbiamo avuto quattro scuole secondarie di secondo grado che hanno fatto l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, nella solidarietà”.

In Concattedrale, infine è da poco attivo anche uno Sportello di accompagnamento sanitario gratuito che è composto anzitutto dal dottor Francesco Zito (per gli amici Ciccio), neurochirurgo in pensione, da alcuni volontari della Squadra del sorriso e altri della Caritas. A questi si aggiungono vari medici della città insieme alla Cittadella della carità e alla clinica Villa verde che offrono gratuitamente alcuni servizi e visite a coloro che non se lo possono permettere, ma anche collaboratori e avvocati per sostenere i più bisognosi in pratiche per loro sarebbero molto complesse da sbrigare da soli. È stato fatto anche fatto un accordo con il Banco farmaceutico per velocizzare l’acquisizione dei medicinali da parte di chi ha difficoltà a raggiungere la farmacia vicino casa.

“Lo sportello di accompagnamento sanitario gratuito – conclude don Ciro – lo abbiamo intitolato a don Tonino Bello, servo di Dio, che per me e per tanti sacerdoti pugliesi che hanno avuto la gioia, l’onore e piacere di incontrarlo e ascoltarlo, rimane una testimonianza sempre viva”.

(intervista e immagini in collaborazione con Mimmo Laghezza

22 Settembre 2023
raccontaci

Hai una storia da raccontarci?

Condividi la tua esperienza, ti potremo contattare per saperne di più.

Iscriviti alla nostra newsletter