I ragazzi di don Antonio Loffredo e la resurrezione del Rione Sanità
Don Antonio Loffredo, parroco al Rione Sanità di Napoli, investendo sui giovani e dando loro fiducia sta riuscendo a riqualificare un territorio che sembrava condannato al degrado. "Nulla cambierà mai" è un luogo comune che può essere smantellato solo dall'inaudito del Risorto.Il rione Sanità è famoso per essere stato una periferia nel cuore della città di Napoli. Questo è potuto avvenire con la costruzione di un grande ponte che sfiora e sovrasta la chiesa della Sanità e che serviva al re per muoversi più agilmente tra le sue residenze. Sotto, un pullulare di persone, quasi trentamila. Essere del rione Sanità era una cosa da dire con un tono di rassegnazione, una condizione che non si può cambiare.
Don Antonio, dal suo arrivo, si concentra su un gruppo di giovani adolescenti e li porta fuori. Li porta durante le vacanze a scoprire le più grandi città europee. Li porta a scoprire i grandi musei. Loro si innamorano della bellezza. Delle persone. Della scoperta di nuovi orizzonti. Iniziano a studiare, altri riprendono gli studi abbandonati. In 10 anni questi giovani hanno creato varie cooperative operanti nel rione che hanno l’obiettivo di abbellire il territorio, farlo conoscere dai turisti che entrano senza paura tra i vicoli stretti. Ma ci si occupa anche della formazione dei giovani. Di legalità, di formazione artistica. Di formazione al lavoro.
C’è l’orgoglio di chi svela dei tesori nascosti. I giovani di questo quartiere erano pochi a crederci. E come le poche noci in un sacco facevano poco rumore. Ma oggi sono moltissimi, e le noci fanno tanto rumore!