Dalla Calabria all’Africa, un ponte d’amore
Un legame che continua da quarant'anni grazie all'impegno di vescovi, sacerdoti e volontari; un ponte di solidarietà che continua ad unire la diocesi di San Marco Argentano - Scalea e quella di Porto Novo, in Benin. Poche settimane fa l'inaugurazione di un centro per la dialisi, grazie ai fondi dell'8xmille e alla generosità delle parrocchie calabresi: come quella di Praia a Mare, dove oggi è parroco don Ennio Stamile.
Un fiume in piena, don Ennio Stamile. Da qualche mese è parroco a Praia a Mare (CS) nella parrocchia San Paolo Apostolo in località Laccata. Ma dal 2007 è l’anima dell’associazione San Benedetto Abate, una organizzazione di volontariato attiva in Italia (soprattutto in Calabria) e in Africa (in Benin) per finalità di carattere culturale, sociale, ricreativo, di educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva. Due volte l’anno, in primavera e in autunno, i volontari dell’Associazione si recano in Benin: cinque o sei persone, tra cui spesso medici e tecnici per offrire consulenze e formazione per i progetti che sono stati inaugurati. A novembre di quest’anno ha voluto unirsi ai partenti per il viaggio anche il vescovo di San Marco Argentano Scalea, mons. Stefano Rega, realizzando il desiderio che aveva manifestato a don Ennio fin dal suo ingresso in diocesi. In occasione di questo viaggio nella diocesi di Porto Novo, dove sorge l’ospedale realizzato anche grazie alla generosità di questa diocesi calabrese e con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è stato inaugurato un centro per la dialisi, fondamentale per assistere i molti malati di quella zona che non potevano essere curati diversamente.
L’Albergo dell’amore del Redentore
Si chiama in questo modo la struttura ospedaliera del Benin pensata ormai 40 anni fa dal medico Carlo Costarella e sempre più ingrandita nel corso degli anni. Oggi è una vera e propria opera segno, alla quale contribuiscono comunità cristiane anche dall’Olanda, dalla Spagna e dagli Stati Uniti. Il vescovo di Porto Novo, mons. Aristide Gonsallo, ha quindi accolto con grande entusiasmo la visita di mons. Rega, di don Ennio e degli altri inviati dalla Calabria che ora hanno reso possibile sopperire anche alle esigenze dei malati nefrologici.
“La Chiesa, in tutto il mondo, svolge la sua missione annunciando il Vangelo e dando dignità ad ogni persona, garantendo sicurezza, salute e istruzione” – ha detto mons. Rega commentando il suo viaggio -. “È bello pensare che la nostra diocesi, in questi anni, cerchi di dare salute e sicurezza ai nostri fratelli attraverso questo ospedale”. Le parrocchie della diocesi realizzano ogni anno delle speciali raccolte fondi per il Benin sia in Avvento che in Quaresima e naturalmente quella di Praia a Mare, dove ora è parroco don Ennio, è in prima fila in questa catena di generosità, come ha dimostrato questa estate in occasione della festa patronale del 29 giugno.
La lotta all’usura
Ma non è solo all’Africa e alle povertà lontane che si guarda, nella comunità di Praia a Mare. Questa zona purtroppo è una di quelle maggiormente colpite, nella regione, dalla piaga del gioco d’azzardo e di fronte a questa emergenza la comunità cristiana ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Grazie alla collaborazione della fondazione antiusura “Interesse Uomo” di Potenza, sta nascendo anche qui uno sportello antiusura, destinato soprattutto ad accompagnare chi vuole uscire dalla spirale della ludopatia e delle sue catastrofiche conseguenze finanziarie. In questi mesi si stanno formando i volontari che potranno offrire il proprio contributo allo sportello e negli incontri di approfondimento su questi temi così importanti e delicati, oltre a don Marcello Cozzi (fondatore di “Interesse Uomo”) è stata coinvolta anche Marisa Manzini, Sostituto Procuratore della Corte d’Appello di Catanzaro.
Don Ennio è un fiume in piena, si diceva in apertura, e non importa se il grido di sofferenza che ci interpella arrivi dalla propria terra o dall’altra parte del mare: quel che conta è non rimanere sordi. Con questo spirito nascono anche i libri che il parroco di Praia trova il tempo di scrivere. Ve ne segnaliamo due, editi entrambi da Castelvecchi. Uno racconta la storia di un imprenditore vibonese che resiste alle mafie e lotta per non perdere la dignità e la libertà: “Nonostante tutto. Franco Cascasi: storia di un imprenditore visionario”. L’altro invece ci porta tra i piccoli spaccapietre (in francese concasseur) del Benin, dove si combattono altre battaglie per la dignità e i diritti dei più piccoli (“Lazare, sogni di un concasseur“). Orizzonti diversi, stesso sapore di Vangelo.
(di Stefano Proietti – foto gentilmente concesse da don Ennio Stamile)