Castrovillari: insieme a don Giovanni, anziani “sempre-verdi”
Il centro "Evergreen" nella parrocchia San Girolamo, a Castrovillari (CS), è nata su iniziativa della Caritas diocesana di Cassano allo Jonio. È cuore pulsante in una periferia di 5.500 anime, dov'è parroco don Giovanni Maurello.Un’oasi dove dare vita agli anni. Il centro “Evergreen” nella parrocchia San Girolamo, a Castrovillari (Cosenza), 23mila abitanti ai piedi dell’Appennino lucano, è nata su iniziativa della Caritas diocesana di Cassano allo Jonio, anche grazie alle nostre firme. È cuore pulsante in una periferia di 5.500 anime, dov’è parroco don Giovanni Maurello. “Abbiamo risposto ad un’urgenza del territorio che conta tanti pensionati e vedovi, quasi sempre con i figli lontani – spiega don Maurello -. Dovevamo spezzare tanta solitudine”. “L’idea di fondo – indica Michele Diodati, 37 anni, avvocato e referente del progetto – è dare luce al tesoro nascosto nelle relazioni umane, al contributo insostituibile di esperienza e conoscenze che ognuno può condividere. Abbiamo chiesto a chi è più avanti con gli anni “come ti posso aiutare?” Al centro Evergreen proviamo a realizzarlo, esaltando lo scambio generazionale per far crescere tutti i cittadini”. Oltre 60 gli anziani che partecipano al calendario di tre incontri settimanali, con 10 animatori: dai giochi che allenano la mente alle partite a carte, dalla ginnastica dolce al ballo, “toccasana per l’umore”. E ancora teatro, cineforum, lettura creativa di libri e giornali con gli adolescenti della parrocchia, appuntamenti per le partite in tv e corsi di découpage con Annarita Todaro. Poi gli incontri su temi d’attualità con specialisti, escursioni e visite guidate a castelli, musei e santuari. E la trasmissione “a domicilio” di antichi mestieri e saperi, recuperando ricette perdute, poesie in vernacolo, aneddoti. Anche con partner come Azione Cattolica parrocchiale e l’associazione sportiva “S. Girolamo”. “Curiamo molto l’accoglienza – chiarisce Gloria Quaranta, volontaria -. Gli anziani hanno bisogno di essere ascoltati quanto di muoversi, e le attività seguono i loro desideri”. “Sono appassionato di ballo da sempre – dice di sé Vito Reggio, 69 anni, ex funzionario Enel- e mi faccio coinvolgere dai balli di gruppo”. “Grazie a don Giovanni e a mio figlio Michele che hanno insistito perché venissi qui – aggiunge Francesco Giuseppe Diodati, medico in pensione -. Sono vedovo da un anno e mezzo, quasi non uscivo più di casa. Qui ho stretto amicizie e non pensavo di riuscire anche a ballare”. “La creatività di noi anziani qui rinasce – dice Ornella, 80 anni, ex insegnante di educazione tecnica – E spendersi per gli altri, mettendo a disposizione le nostre capacità, è una meravigliosa occasione”.
(testo di Sabina Leonetti – foto di Romano Siciliani)