Caserta: il Vangelo anche al bar, con lo stile del Seminatore
Dalla mensa dell'amicizia allo sportello lavoro, dal circolo 'Madre terra' al parrucchiere solidale, fino all'annuncio del Vangelo anche nei bar o alle famiglie che fanno la catechesi alle altre famiglie. A Caserta la parrocchia di don Antonello Giannotti compie ogni sforzo per uscire dal proprio recinto e andare a incontrare la gente del rione Acquaviva.“Nella nostra parrocchia non ci sono cancelli, ci si può entrare sempre, in ogni momento della giornata”. Don Antonello Giannotti, classe 1961, racconta così una delle caratteristiche della comunità di Nostra Signora di Lourdes a Caserta, di cui è parroco dal giugno 2022.
“Siamo nel rione Acquaviva – spiega il sacerdote – che è un quartiere, e quindi una parrocchia, che ha delle belle potenzialità. È una zona piena di universitari provenienti da ogni parte d’Italia, aperta ai nuovi stili di vita e inclusiva. Ci sono molti migranti, che si sono integrati bene. Ad esempio l’altro giorno in un condominio ho visto un immigrato dare lezioni di inglese a un ragazzo italiano”.
In questo contesto la comunità di Nostra Signora di Lourdes è un punto di riferimento del quartiere. A fine marzo 2024, ad esempio, don Antonello insieme ai volontari ha aperto una mensa per le persone bisognose. “Il progetto – racconta il parroco – è nato da un’esigenza concreta. A Caserta c’erano realtà che offrivano pasti, ma solo alla sera. Molte persone ci venivano a chiedere il pranzo, così abbiamo deciso di partire. L’abbiamo chiamata Mensa dell’Amicizia perché, oltre a servire il pasto, offriamo ascolto, tenerezza e affetto. Prima del pranzo infatti c’è un momento di accoglienza, in cui cerchiamo di creare una relazione con chi viene a chiederci aiuto. Ogni giorno, compresi quelli di festa, in cui siamo sempre aperti, ci sono 30-40 persone che sono servite da più di 100 volontari, che si alternano tra accoglienza, servizio e pulizie”.
Nella comunità c’è anche una piccola casa d’accoglienza. “Sotto il portico della chiesa dormivano alcuni clochard – prosegue don Antonello – e mi sono detto: perché devono stare lì? Avevamo uno spazio, l’abbiamo ristrutturato e così offriamo una prima accoglienza, dove oltre a un letto le persone possono fare un bagno e trovare un pasto caldo”.
La Caritas parrocchiale ha pure allestito uno sportello lavoro. “I nostri volontari – aggiunge ancora il parroco – ascoltano attentamente, individuano i talenti e cercano di aiutare nella ricerca di un impiego”.
Un’attenzione alla persona e alla sua crescita, testimoniata dai percorsi di formazione civica, che si svolgono in oratorio, il cui responsabile è un giovane laico Luigi Smimmo. “È stata una delle prime cose che ho voluto – spiega don Giannotti – perché – per evangelizzare è molto importante formare le coscienze”.
Tra chi organizza i percorsi c’è Matilde Pontillo, insegnante di storia e filosofia. “Don Antonello ed io – spiega la docente, che negli ultimi venti anni ha insegnato al Liceo Diaz di Caserta – collaboriamo da molto tempo. Io ho cominciato a occuparmi e a formarmi sui temi della cittadinanza attiva circa una ventina d’anni fa. Essendo abitante del quartiere della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes, nel 2022 ho aderito alla proposta di organizzare un percorso per la nostra comunità”.
Un itinerario in cui a camminare sono persone con storie differenti. “Abbiamo un’utenza intergenerazionale – riprende la professoressa, che fa anche da referente culturale dell’oratorio – in cui ci sono giovani e studenti, ma anche pensionati, ai quali cerchiamo di dare input alla loro portata: prima offriamo delle letture e poi si comincia con il laboratorio, mettendo nero su bianco le proposte per migliorare il quartiere e la città”. Uno scambio di idee, di opinioni, di punti di vista, che dà a volte risultati inaspettati. “Inizialmente i più giovani – aggiunge Matilde – erano un po’ spaventati dal confronto ma mano a mano si sono resi conto di poter portare freschezza nel dibattito, proprio quella freschezza che gli anziani vogliono rivivere”.
Il percorso per la professoressa ha un profondo senso all’interno delle attività di una parrocchia. “Il Vangelo – prosegue – bisogna viverlo e praticarlo anche fuori dalla Chiesa. Bisogna trovare le assonanze con l’attualità”. Un viaggio che lascia tracce in tutti, anche in Matilde. “Quello che faccio mi lascia un senso di pienezza – conclude la docente -. Formazione e educazione sono un processo permanente che arricchisce non solo i destinatari ma anche chi lo costruisce”.
Nella parrocchia di Nostra Signora di Lourdes c’è particolare interesse anche per la tutela dell’ambiente. “Qui – racconta ancora don Antonello – abbiamo fondato Madre Terra, uno dei circoli ‘Laudato Si” della nostra diocesi. Le persone che lo animano, in particolare gli anziani, sono impegnati in incontri con i bambini e con i ragazzi per sensibilizzarli fin da piccoli al tema dei nuovi stili di vita, alimentando anche quel dialogo intergenerazionale così caro a Papa Francesco”.
Una molteplicità di iniziative che si inseriscono all’interno dell’idea di una parrocchia aperta e missionaria. “Noi tutti in quanto cristiani – dice il parroco, che una domenica al mese va nei bar del quartiere per leggere e commentare il Vangelo – siamo testimoni e noi cerchiamo di formare ognuno all’evangelizzazione. Ad esempio ogni ultima domenica del mese diamo ai parrocchiani due foglietti con dei passi delle Scritture. Uno lo tengono per sé, l’altro lo danno a un’altra persona. Oppure, per fare un altro esempio, quando un bambino viene battezzato la preparazione della coppia è affidata a una famiglia della comunità, che li accompagna nel loro percorso”.
Un lavoro, quello di don Antonello, di cui si iniziano a vedere i frutti. “Vedo tanta partecipazione – racconta – ma soprattutto ho notato un miglioramento crescente dei rapporti tra le persone. Ad esempio, in uno dei condomini di edilizia popolare, una famiglia si è trovata in grande difficoltà e tutti si sono mossi per sostenerla, con spirito di solidarietà”. Tanti però sono i progetti che la comunità ha in cantiere. “Tra un mese dovremmo inaugurare il servizio del parrucchiere solidale – illustra il parroco – grazie ad alcuni parrucchieri di Caserta che si presteranno gratuitamente a tagliare barba e capelli ai clochard e alle persone bisognose. E poi partirà un corso sull’economia di Francesco, durante il quale si vuole insegnare un’economia basata sul non distruggere, sul prendersi cura del creato e sul rifiuto del consumismo”. Una miriade di iniziative, nelle quali c’è un unico filo conduttore. “L’andate delle Sacre Scritture non è un imperativo, ma un’indicazione di stile – conclude -: l’importante è seminare, poi è Dio che fa fiorire”.
(di Roberto Brambilla – foto gentilmente concesse da don Antonello Giannotti)