Carpi ricorda con un docufilm un prete straordinario
Don Francesco Cavazzuti, prete 'fidei donum' della diocesi di Carpi, ha speso quasi tutta la propria vita sacerdotale a servizio dei poveri del Brasile e ha perso la vista a causa di un attentato subito proprio per questo motivo. Venerdì 28 aprile, presso il cinema-teatro Eden di Carpi (MO), la prima proiezione del documentario che ne onora la memoria, a quasi due anni dalla sua morte.Venerdì 28 aprile, alla vigilia della 60° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, alle ore 18, presso il Cinema Teatro Eden di Carpi (via Santa Chiara, 22), avrà luogo la prima proiezione del docufilm Un prete chiamato Francesco. Lo straordinario nell’ordinario, un docufilm realizzato con la regia di Dario D’Incerti e le musiche di Giampaolo Violi. Prodotta dalla diocesi di Carpi e dall’Associazione culturale Cinelogos, l’opera è dedicata alla straordinaria figura sacerdotale e missionaria di don Francesco Cavazzuti.
L’ingresso sarà gratuito e tutti sono invitati a partecipare.
Chi è stato don Cavazzuti
Don Francesco nacque a Cibeno di Carpi il 19 ottobre 1934. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1958 dall’allora vescovo di Carpi Artemio Prati, nei primi anni di sacerdozio ricoprì diversi incarichi: cappellano a Quarantoli, a Carpi insegnante nelle scuole medie del Seminario, poi cappellano nelle fabbriche e segretario del vescovo.
Nel 1969 il sacerdote carpigiano manifestò la sua vocazione missionaria e chiese di essere inviato come sacerdote “fidei donum” in Brasile, in una zona particolarmente carente di sacerdoti.
«Il suo ministero è caratterizzato da un forte impegno per la giustizia e il riconoscimento dei diritti umani e dei lavoratori, attività che crea attrito con le autorità politiche locali che tentano di allontanarlo dal Brasile», si legge in una nota pubblicata dalla diocesi dopo la sua morte.
Il 27 agosto 1987 subì un attentato commissionato per eliminarlo ma riuscì a salvarsi, perdendo però la vista. Dopo le cure e un lungo periodo di convalescenza in Italia, don Francesco decise di tornare in Brasile, per essere ancora di più segno della presenza del Signore tra il suo popolo. Nel 2005, alla presenza del vescovo Elio Tinti e del sindaco di Carpi Enrico Campedelli, venne inaugurato a Goias il Centro per i Diritti Umani intitolato proprio a don Francesco Cavazzuti. A fine 2007 rientrò definitivamente in Italia per risiedere presso la Casa del Clero e continuare il suo impegno di animazione missionaria, come vicedirettore del Centro Missionario Diocesano.
Si è spento il 7 agosto del 2021, all’età di 86 anni, pochi mesi prima dell’ordinazione diaconale (e poi sacerdotale, il 19 novembre 2022) di un suo nipote che si chiama esattamente come lui: don Francesco Cavazzuti.