Buonanotte! Prepara il cuore ad entrare nel riposo
Anticipiamo online la quinta e ultima puntata del nuovo ciclo di riflessioni che il card. Angelo De Donatis, Vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, regala al nostro sito e ai lettori della rivista "Sovvenire". Cinque appuntamenti per riscoprire la straordinaria forza della preghiera nelle piccole cose di ogni giorno.Qualcuno la chiama “la preghiera del pigiama”, la tradizione della Chiesa nella Liturgia delle ore suggerisce la parola Compieta; tutti però sono d’accordo su quanto sia importante il “compiersi” di una giornata nel Signore, perché possiamo coricarci in pace e addormentarci “subito”, riposandoci in Lui che alla sera ci accoglie come una mamma accoglie il suo piccolo nell’abbraccio del suo grembo. Come prepararci dunque al riposo notturno quotidiano? Forse tutti lo sappiamo, ma poi non lo facciamo…
Anche gli psicologi suggeriscono che, per abbassare il livello di stress, bisognerebbe cominciare con il disconnetterci, non avendo timore di rimanere nel “vuoto pneumatico” del silenzio. Mi regalo cinque minuti di niente, per poi cercare invece una nuova connessione con il Signore, ma senza smartphone, solo col cuore attivo e pronto. Magari mi accorgo di averla persa nel corso della giornata. Così, passo davanti allo scanner del suo amore la mia giornata, e magari intravedo tutti i segnali di fumo che mi ha inviato e che mi sono sfuggiti, o non ho saputo accogliere, e posso chiederne perdono. Delle volte però, ho intercettato la sua lunghezza d’onda e ho saputo rispondere agli appelli che mi venivano da Lui attraverso le mille piccole cose del giorno. E allora ringrazio. Poi me ne sto nel suo abbraccio, o in quello di sua Madre, la Vergine Maria, per riprendere energie. Posso dire parole di amore e di fiducia, quelle che mi suggerisce il cuore, magari anche attraverso qualche Salmo adatto. So di avere bisogno di questo nutrimento di amore, vedo tutto quello che mi manca. Quando si fa sera tutto quello che pesa sul mio cuore si fa più evidente. Allora abbandono ogni cosa alle sue mani, perché Lui “dà ai suoi amici nel sonno” (Sal 127,2). Mi fido di Lui che “conta i passi del mio vagare, le mie lacrime nell’otre suo raccoglie” (cfr. Sal 56,9). La fiducia e la speranza dovrebbero essere come gli ultimi sentimenti del mio cuore, perché “ad ogni giorno basta il suo affanno” (Mt 6,34) e Lui si prepara, mentre dormo, a vestirmi come i gigli del campo, a nutrirmi come gli uccelli del Cielo. Lui è il rifugio della notte che viene e di ogni mia notte, e Lui sarà lo splendore del nuovo mattino, perché dopo ogni già del mio passato c’è sempre un non ancora. Allora davvero “in pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare” (Sal 4,9).
Angelo card. De Donatis
Leggi la prima tappa: “Bentrovato! Incontrare il nostro Dio nel quotidiano“
Leggi la seconda tappa: “Buon appetito! Riconoscerci affamati, mantenere il cuore grato”
Leggi la terza tappa: “Buon giorno, Dio! Il mio primo pensiero per il Signore”
Leggi la quarta tappa: “Buon viaggio! Nel quotidiano con il Signore”
LEGGI ANCHE LE TAPPE DEL PRIMO PERCORSO:
Prima tappa: “Quando pregate dite:Padre“
Seconda tappa: “Quando pregare? Sempre!”
Terza tappa: “Perché pregare?”
Quarta tappa: “Come pregare?”
Quinta tappa: “Dove pregare?”