Buon viaggio! Nel quotidiano con il Signore
Anticipiamo online la quarta puntata del nuovo ciclo di riflessioni che il card. Angelo De Donatis, Vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, regala al nostro sito e ai lettori della rivista "Sovvenire". Cinque appuntamenti per riscoprire la straordinaria forza della preghiera nelle piccole cose di ogni giorno.“Viaggiare? Per viaggiare basta esistere” ci ricorda Pessoa nel suo Libro dell’inquietudine. Ciascuno di noi sa bene che ogni giornata è come un nuovo viaggio con molte stazioni, che assumono il loro senso non tanto per ciò che accade, quanto invece per ciò che siamo o diventiamo attraverso quello che “avviene”, a volte per nostra scelta, altre volte quasi ineluttabilmente. Nella fede, siamo certi che “tutto concorre al bene di coloro che amano il Signore” (Rm 8,28) e che dunque niente mai è sprecato se mi mantengo in questa tensione di amore. Ma come riuscire a rimanere nell’amore?
La sapienza della Chiesa ci suggerisce di pregare chiedendo: “Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento”. Tutto può trasformarsi in un bene per me, se mi esercito a fare ogni cosa con il Signore, ad iniziarla e a terminarla con Lui, perché in Lui trovi la sua pienezza, cioè il suo vero senso e compimento. Anche le cose più piccole, che possono non avere un grande valore in sé, se le vivo con una retta intenzione, cioè dando loro la direzione dell’amore, vengono nobilitate e santificate, come immerse e assorbite da Dio stesso. Madeleine Delbrel diceva: “Ogni piccola azione è un avvenimento immenso in cui ci è dato il paradiso e in cui possiamo dare il paradiso. Non importa che cosa dobbiamo fare: tenere in mano una scopa o una penna stilografica. Parlare o tacere… Tutto ciò non è che la scorza della realtà splendida, l’incontro dell’anima con Dio rinnovata ad ogni minuto”.
Bastano piccole attenzioni di cura per mantenermi in questa unione con Lui nelle stazioni della mia giornata. Posso ad esempio rivolgergli un pensiero quando cambio attività o incontro una persona nuova, simpatica o antipatica che sia, ringraziarlo quando termino un lavoro, offrire quello che sto per fare o quello che ho già concluso, unendolo a quello che il Padre opera, perché Lui opera sempre (Gv 5, 17). Posso insomma donarmi a Lui in tutto ciò che faccio, e mi sarà restituito nel maggior bene per me anche quello che lì per lì sembra avere tutt’altra scorza. Se amo, dentro la scorza ci sarà sempre il nocciolo del bene!
Angelo card. De Donatis
Leggi la prima tappa: “Bentrovato! Incontrare il nostro Dio nel quotidiano“
Leggi la seconda tappa: “Buon appetito! Riconoscerci affamati, mantenere il cuore grato”
Leggi la terza tappa: “Buon giorno, Dio! Il mio primo pensiero per il Signore”
LEGGI ANCHE LE TAPPE DEL PRIMO PERCORSO:
Prima tappa: “Quando pregate dite:Padre“
Seconda tappa: “Quando pregare? Sempre!”
Terza tappa: “Perché pregare?”
Quarta tappa: “Come pregare?”
Quinta tappa: “Dove pregare?”