Pavia: ‘Amico Lavoro’ apre una porta ai talenti
Don Franco Tassone, cinquantaquattrenne parroco pavese al Santissimo Salvatore, è da tre anni responsabile della pastorale del lavoro diocesana. Con lui è nato un progetto per aiutare chi era in cerca di occupazione a compilare il curriculum e inserirlo in un database diocesano.“Credo fermamente nella capacità pedagogica del lavoro. Nella mia storia di sacerdote ho visto tanti giovani rinascere nel momento in cui hanno riacquistato la loro dignità di lavoratori”. Don Franco Tassone, cinquantaquattrenne parroco pavese al Santissimo Salvatore, è da tre anni responsabile della pastorale del lavoro diocesana. Alle spalle una vocazione nata nei mesi di servizio civile alla comunità Casa del Giovane, alla scuola di don Enzo Boschetti, il “padre” dei ragazzi difficili. “Pavia era una città piena di industrie – spiega – ogni giorno c’era un imprenditore che mi chiamava cercando un bravo ragazzo da inserire in azienda. Oggi non accade più e mi sono chiesto se potessi fare qualcosa”.
Con don Franco, insieme a Filca-Cisl, è nato così il progetto ‘Amico Lavoro’, per aiutare chi era in cerca di occupazione a compilare il curriculum e inserirlo in un database diocesano che oggi raccoglie oltre duemila iscritti. Ma non bastava. E così è sorta anche ‘MadeinPavia’, rete che conta trenta imprese sensibili alla dottrina della Chiesa e disponibili a cercare le loro maestranze negli archivi di Amico Lavoro. Infine si è costituito anche il Laboratorio di Nazareth, che forma i giovani attraverso le borse lavoro finanziate da iniziative diocesane come il “Compralavoro” nella festa del patrono San Siro. Fabrizio Raina, responsabile delle relazioni industriali di Confindustria pavese, è l’altra metà della “strana coppia” prete-industriale che ha visitato tutte le aziende pavesi per mappare i bisogni del territorio. “Don Franco è un grande conoscitore delle dinamiche sociali ed economiche delle imprese – spiega- insieme abbiamo innanzitutto puntato ad aiutare gli industriali a gestire gli strumenti conservativi senza licenziare, veicolando anche le nostre professionalità di Amico Lavoro”. Matteo Bravi, 37 anni, è uno dei circa cinquanta assunti finora grazie ad Amico Lavoro. Ha prima collaborato con il Laboratorio di Nazareth e poi è stato contrattualizzato dal Centro Servizi Formazione di Milano. “Ho vissuto l’esperienza di perdere il lavoro e ora ho la fortuna di averne uno che aiuta altri a trovare occupazione – commenta – Ho incontrato don Franco in un momento tremendo, perché avevo perso mio padre e anche il lavoro. Ha davvero saputo ridarmi speranza e dignità”.
(Daniela Scherrer)