4 Settembre 2024

All’ombra della Santa Casa, un inno di gratitudine

Ci scrive una donatrice che vive a Recanati, a meno di 10 km dal santuario di Loreto. Pubblichiamo una parte della sua bellissima testimonianza, in cui esprime a Dio la sua gratitudine per il dono della Chiesa e dei suoi sacerdoti, ricordando quelli che l'hanno accompagnata negli scorsi anni e quelli che ancora oggi la guidano nel suo impegno nella vita parrocchiale.

Mi chiamo Donatella, ho 57 anni e vivo a Recanati, nelle Marche, a circa 9 km da Loreto e dalla Santa Casa. Non nascondo, fin da subito, il mio grande amore per la Madonna. Come diceva san Luigi Maria Grignon de Monfort: “la devozione alla Santa Vergine è la via privilegiata per trovare Gesù” e posso dire che questa cosa l’ho sperimentata nella mia vita. Io vivo una vita normale di sposa, di mamma di un figlio di 22 anni e di lavoratrice. L’anno scorso ho festeggiato con mio marito 25 anni di matrimonio. Ringrazio Dio per il dono della mia famiglia e perché non mi ha mai abbandonata nei momenti di difficoltà e di incomprensione con mio marito, e posso dire che in tutti questi anni non ce l’avrei fatta se Lui non fosse stato al mio fianco. Mi ha aiutato ad abbassare il mio orgoglio e la mia superbia. Nel mondo c’è tanto male e ci sono tante difficoltà, che a volte sembrano più grandi di noi, ma non saremo mai sconfitti se con noi c’è la vera roccia, Gesù Cristo, che vuole donarci la sua pace, la sua gioia, e la sua salvezza. Ringrazio Dio, che con la sua santa Chiesa custodisce tutti noi, suo popolo in cammino, attraverso i suoi ministri consacrati. Personalmente mi sento di dire che nella mia vita ho conosciuto tanti sacerdoti santi a cui è stato e sta a cuore il gregge loro affidato da Gesù Cristo: noi parrocchiani.

Il vecchio parroco don Rino Ramaccioni, oltre che attivarsi nelle parrocchie a lui affidate ha contribuito alla fondazione del Ser.Mi.T. (Servizio missionario Tolentino) e poi anche del Ser.Mi.R.R. al Redentore di Recanati, due onlus che si occupano dei bambini e giovani del Burundi e dell’India mediante il sostegno a distanza e importanti progetti come la costruzione di scuole, di orfanotrofi, di case per studenti, di abitazioni per malati di lebbra, di centri nutrizionali, e molto altro. Ogni anno don Rino si è attivato per la realizzazione della “marcia della pace”, a piedi da Recanati a Loreto. Ancora oggi il tema della pace è molto sentito nella nostra parrocchia e alla fine del mese di gennaio proprio alla pace viene dedicata un’intera settimana con testimonianze, una veglia di preghiera e una raccolta fondi a favore di quei paesi dove la mancanza della pace rende la vita più difficile. Ora don Rino opera nell’abbazia di Fiastra a Tolentino e sta portando avanti la causa di beatificazione del venerabile servo di Dio Luigi Rocchi.
Vorrei ricordare anche l’ex viceparroco della mia parrocchia, don Salvatore Paparoni, che ora ci guarda dal cielo e che ha dedicato con amore più di 50 anni della sua vita alla cura della vigna del Signore. Oggi nella parrocchia di Cristo Redentore, che conta circa 4.900 anime, possiamo contare sull’opera di tre bravissimi presbiteri: il nostro parroco don David Jose’ Malave’ Avila, sacerdote missionario proveniente dal Venezuela, che ha festeggiato quest’anno i suoi primi 10 anni di sacerdozio; il vice parroco don Samuele Sapio, con una vocazione missionaria proveniente da Roma, e che quest’anno invece ha festeggiato i suoi primi 5 anni di sacerdozio; e poi  padre Marius, proveniente dalla Romania.

Il nostro parroco ha accolto in parrocchia varie realtà ecclesiali, che la rendono viva ed operante: l’Azione Cattolica, il cammino neocatecumenale, Comunione e Liberazione, il gruppo mariano “Regina dell’Amore”. Abbiamo poi la comunità “Maria” del Rinnovamento nello Spirito Santo, di cui anch’io faccio parte. Nel 2018 mi sono trovata, pur essendo una cristiana praticante, in una profonda aridità spirituale, da cui mi rendevo conto che non sarei riuscita a venir fuori da sola. Chiesi aiuto, affidandomi nella preghiera alla Madonna e a Gesù. Avevo implorato, nella preghiera, una persona che mi potesse aiutare e Lui mi ha donato invece un’intera comunità, con la quale mi permette di camminare, e che mi ha aiutato a conoscerlo in modo più profondo e consapevole e a dare più importanza alla sua Parola. Camminare in comunità è veramente una grazia perché, come ha detto più volte papa Francesco, “non ci si salva da soli”. Questa esperienza ha portato ad un risveglio della mia vita spirituale e mi ha donato una gioia e una pace che prima non avevo mai sperimentato.

Molto attivo, inoltre, ringraziando i nostri parroci e alcuni volontari, è l’oratorio dove molti giovani hanno trovato un luogo di incontro e di socializzazione accogliente e protetto. Per quanto riguarda me, offro con gioia il mio servizio in parrocchia come ministro straordinario dell’Eucarestia, dopo un periodo di preparazione organizzato dal mio parroco. Ringrazio il Signore perché si prende cura di noi attraverso la sua santa Chiesa, per donarci quanto di più bello: la salvezza delle nostre anime.

Donatella Pigini

4 Settembre 2024
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