Domande frequenti sulle offerte per i sacerdoti

Innanzitutto la comunità. Ma nella grande maggioranza delle parrocchie italiane i sacerdoti non riescono a raccogliere donazioni sufficienti per poter vivere in modo decoroso. Per questo vengono loro in aiuto le offerte deducibili per i sacerdoti, provenienti da tutti i fedeli italiani.

L’impegno dei sacerdoti è un dono prezioso che è giusto ricambiare. Ognuno di loro ha scelto di donare la propria vita agli altri, accanto agli anziani, ai giovani, alle famiglie, a chi è in difficoltà, agli ultimi: è giusto che noi fedeli ricambiamo questo impegno. Donare è un modo concreto per sostenere la loro missione quotidiana riconoscendone il valore.
La Chiesa scegliendo di dipendere completamente dalle offerte fatte dai propri fedeli ha scelto di affidarsi alla propria comunità sposando i valori di comunione, corresponsabilità, partecipazione dei fedeli, perequazione, solidarietà, trasparenza e libertà.

L’obolo offerto durante la messa va nella cassa parrocchiale dalla quale ogni parroco può trattenere circa 7 centesimi al mese per abitante della sua parrocchia (la cosiddetta quota capitaria). Oltre 10.000, delle 25.500 parrocchie italiane, hanno in media 1.000 abitanti e in queste i parroci dispongono al massimo di circa 70 euro al mese. Le offerte deducibili, invece, vengono raccolte dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC) che le ripartisce tra tutti i sacerdoti per garantire un giusto sostentamento mensile. Va ricordato che le offerte deducibili sostengono anche i circa 2.500 sacerdoti che, dopo una vita spesa al servizio del Vangelo, non esercitano più il ministero per malattia o limiti di età.

Tutte le offerte versate convogliano verso un unico luogo: l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC) a Roma, che si occupa della distribuzione equa di questi fondi al fine di evitare disuguaglianze economiche tra i sacerdoti di parrocchie più popolose e ricche e sacerdoti di parrocchie meno popolose e quindi più povere.

Da Roma, l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC) ripartisce le offerte raccolte in forma di remunerazione mensile ai circa 32.000 sacerdoti diocesani così distribuiti:
circa 29.000 in attività nelle 25.600 parrocchie italiane, circa 300 preti fidei donum, cioè sacerdoti diocesani in missione nei Paesi in via di sviluppo, e i restanti 2.500 che per ragioni di età o di salute sono in previdenza integrativa.

Ad ogni sacerdote viene assicurata una remunerazione complessiva che può andare da un minimo di 1.028,80 euro a un massimo di 1.941,86 euro lordi per 12 mensilità.

La Conferenza Episcopale Italiana stabilisce una soglia di reddito che ogni sacerdote deve poter ricevere. Al raggiungimento di questo livello contribuisce qualsiasi entrata: insegnamento o incarichi speciali presso enti, come ospedali, caserme e altro.
Ogni anno il sacerdote comunica all’Istituto locale la quota capitaria e i suoi redditi. Questi vengono trasmessi all’Istituto Centrale che li verifica e se necessario integra il reddito con un contributo che permette al sacerdote il raggiungimento della soglia CEI.
Viene così assicurata a ciascuno dei sacerdoti diocesani una remunerazione equa.

Il sistema 8xmille è stato concepito per servire, oltre il sostentamento del clero, altri scopi di carità e di sostegno alle attività pastorali della chiesa. Le offerte dovrebbero essere la fonte principale di reddito per i sacerdoti. La ragione per cui l’8xmille contribuisce al sostentamento dei sacerdoti è la scarsità delle offerte che oggi coprono solo l’ 1,6% del necessario. Oltre a ciò le offerte sono un segno della vita ecclesiale e dell’unità dei fedeli, una raccolta fraterna, che rivela il volto della Chiesa-comunione.

Perché si possono dedurre dalla dichiarazione dei redditi ai fini del calcolo dell’IRPEF fino ad un massimo di 1.032,91 euro ogni anno.
La funzione sociale che i sacerdoti svolgono a favore della collettività viene in qualche modo riconosciuta dallo Stato Italiano, che con la Legge 222 del 1985 ha stabilito che siano deducibili dal reddito delle persone fisiche.

Un’offerta è deducibile se effettuata tramite le seguenti modalità:
– carta di credito;
– conto corrente postale;
– bonifico bancario;
– istituto diocesano sostentamento clero della tua diocesi.

Oggi ci sono circa 78.000 offerenti che riescono a coprire soltanto l’ 1,6% del sostentamento dei sacerdoti (12 mensilità di una media di 1.000 Euro). La somma raccolta nel 2020 è stata di 8.718.348,63 Euro.

Puoi fare un’offerta per i sacerdoti in qualsiasi periodo dell’anno. La puoi fare anche più volte all’anno se desideri. Ognuno offre quanto può e quanto desidera. Donando anche poco ma in tanti renderemo più unita e forte la nostra comunità.

Per avere maggiori informazioni puoi parlare con il tuo parroco.