1 Marzo 2025

La creatività per scoprire l’amore del Creatore

Da una parrocchia del frusinate agli schermi di Tv2000 con lo stesso spirito: carta, forbici e colla per imparare a lavorare insieme, a sviluppare i propri talenti, a recuperare gli scarti. Don Dino Mazzoli racconta a Giulia Rocchi come è nata la "creatività della fede" di Din Don Art.

Forbici e colla per evangelizzare. È la missione di don Dino Mazzoli, meglio noto come “Din Don Art”, parroco a San Pietro Apostolo e San Giuseppe Le Prata a Veroli (FR), autore di libri per bambini e tra i conduttori del programma “Caro Gesù”, in onda il sabato mattina su Tv2000. Qui offre al grande pubblico quella che, da anni, don Dino porta avanti nella sua parrocchia e presenta alle diocesi di tutta Italia: la “catechesi creativa”.

La creatività della fede

«Credo di essere l’unico promotore di questo progetto di catechesi creativa, e creatività della fede – dichiara –. Ma non potrei fare diversamente. Ogni sacerdote imposta la pastorale in base a quello che è ed io sono così… Lo stile creativo mi appartiene da sempre». Fin da quando, da bambino, come racconta, si costruiva i giocattoli da solo, usando cartoncino e materiali di recupero, e restava incantato a guardare Giovanni Muciaccia e il suo “Art Attack”. Una passione che si è consolidata con gli studi al liceo artistico ed è cresciuta con lui fino a quando, appena ordinato sacerdote, nel 2013, viene affidato alla parrocchia di San Maria Goretti a Frosinone. «Era una realtà di estrema periferia, dove c’erano anche problemi di tossicodipendenza e prostituzione – ricorda –. La presenza in parrocchia era minima e sentivo l’urgenza di trovare un modo per coinvolgere i bambini e interessarli. Il contenuto non mancava, ma il modo in cui veniva veicolato sembrava non attirarli. Così ho pensato di abbinarlo a un lavoro fatto con carta e materiali riciclati». La prima opera di “Din Don Art”. «La cosa funzionava e così lo abbiamo introdotto come stile nella catechesi – spiega –. Improvvisamente, non so neanche come, mi sono ritrovato con gli amici che mi chiamavano per presentare lo stesso discorso nella loro parrocchia, poi in giro per l’Italia e poi perfino in televisione».

Giubileopoli

La sua ultima fatica è “Giubileopoli”, il gioco da tavola sul Giubileo ispirato al celebre “Monopoli”, ideato con don Enrico Garbuio, collaboratore del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Conferenza episcopale italiana. Per il momento il prodotto non è ancora disponibile, ma è attivo un crowfounding per realizzarlo. I giocatori saranno dei pellegrini che dovranno raccogliere gli oggetti essenziali del cammino, superare prove, attraversare i ponti di Roma e conquistare le 4 chiavi delle Porte Sante per concludere il loro viaggio nelle basiliche papali.

Talenti da far crescere, scarti da valorizzare

«La mia idea non è tanto quella di far creare ai bambini degli oggetti, quanto fargli scoprire le loro abilità manuali e dargli importanza – spiega don Mazzoli –. Così come è importante la collaborazione, l’empatia, l’andare in aiuto di chi ha bisogno». Costruire un rosario o una palma di carta, infatti, non è un esercizio fine a se stesso, ma un modo per acquisire maggiore fiducia e sviluppare i propri talenti. «Costruirmi i giocattoli da solo mi ha aiutato nella risoluzione di tanti problemi pratici, mi ha fatto diventare più risoluto – confessa il sacerdote –, ed è quello che cerco di trasmettere ai ragazzi. Oggi poi, a causa della tecnologia, si è un po’ perso il discorso della manualità». Fondamentale anche «scoprire il potenziale che c’è nelle cose, in oggetti che altrimenti verrebbero buttati» e che invece possono diventare qualcos’altro, con l’aggiunta di carta, colori e soprattutto fantasia. Ecco, allora, che un vecchio libro si trasforma in un porta-biglietti da scrivania, mentre i barattoli vuoti della marmellata vengono decorati con tovaglioli di carta e mutano in portacandele. «Tutto questo serve a dare valore agli “scarti” – sottolinea – e comprendere che nessuna cosa e nessuna persona è uno “scarto”». Del resto, conclude don Dino, «la fede cammina al passo con la creatività. Dio è l’essere creativo per eccellenza».

(di Giulia Rocchi – foto gentilmente concesse da don Dino Mazzoli)

1 Marzo 2025
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